Convegno: Agrobiodiversità e nuove tecniche di manipolazione genetica
L’azienda agricola Raetia Biodiversità Alpine, il Distretto biologico della Valtellina, il Centro di Etica Ambientale Como-Sondrio (CEA), l’associazione per la Valorizzazione Territori Montani (ValTeMo) e il Gruppo di acquisto solidale GasTellina hanno organizzato per il 25 ottobre p.v. alle ore 20.45 presso la sala Besta della Banca Popolare di Sondrio un convegno sul tema Agrobiodiversità e nuove tecniche di manipolazione genetica.
L’argomento è oggi al centro di un ampio e vivace dibattito a seguito della proposta approvata dalla Commissione europea il 5 luglio scorso di sottrarre alla disciplina vigente per gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) le nuove tecniche di manipolazione genetica NBT-New Breeding Techniques, in italiano TEA-Tecniche di Evoluzione Assistita, aprendo anche le porte alla brevettabilità di elementi naturali. In attesa dell’approvazione del Consiglio dell’Unione, il nostro paese con il Decreto Siccità ha introdotto la possibilità di sperimentazione in pieno campo di questi organismi così modificati.
I fautori delle nuove tecniche di manipolazione rimarcano la loro sostanziale differenza rispetto agli OGM, la loro maggiore efficacia e sicurezza, ritenendoli fondamentali per affrontare le sfide che attendono l’agricoltura, soprattutto rispetto al cambiamento climatico. I contrari evidenziano invece la persistenza di rischi per la salute dei consumatori, la biodiversità e l’integrità degli ecosistemi, raccogliendo consensi principalmente dal fronte dell’agroecologia, il modello di agricoltura che pone al centro il rispetto dei suoli, delle persone e dell’ambiente.
Al convegno interverranno Salvatore Ceccarelli, Stefania Grando e Carlo Modonesi.
Salvatore Ceccarelli è genetista, già professore ordinario di Genetica Agraria presso l'Istituto di Miglioramento Genetico dell'Università di Perugia. Da più di 50 anni si occupa di miglioramento genetico delle piante e ha sviluppato una strategia basata sulla selezione decentralizzata e partecipativa che, a differenza di quella classica, pone i contadini al centro del processo.
Stefania Grando è agronomo-genetista, con oltre 40 anni di esperienza nel settore del miglioramento genetico con particolare riguardo agli aspetti di genere e alle relazioni tra biodiversità, alimentazione, salute e cambiamento climatico.
Carlo Modonesi è biologo di impostazione sistemica e si occupa in particolare del rapporto ambiente-salute animale e umana. Già docente presso le Università di Milano, Pollenzo, Bergamo, Utrecht e Parma, collabora con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ed è membro dell’Associazione Internazionale dei Medici per l’Ambiente (ISDE).
A presto, cordiali saluti
Patrizio M.