La Terra, il pianeta nel quale viviamo, è il risultato del lavoro di molteplici forze od elementi. Terra, Aria, Acqua e Fuoco contribuiscono a creare la Forza Vitale ed a permettere la vita. Se gli elementi sono in equilibrio, piante, fiori, animali e uomini sono in salute. Molte antiche tradizioni mediche hanno una visione olistica della vita, così come lo sono i principi a cui si ispira l’agricoltura biodinamica, una filosofia agricola che applica gli insegnamenti di Rudolf Steiner (1861-1925).
Anche Santa Ildegarda di Bingen Am Rhein (Germania), filosofa, studiosa delle scienze mediche e teologiche, vissuta nel XII secolo, nei suoi trattati di Medicina analizza le virtù dei quattro elementi e gli influssi della qualità dell’acqua e del terreno sui viveri e sul raccolto. Una relazione di cooperazione e sinergia nella quale si rivela fondamentale un terreno salubre, vivo, non contaminato da sostanze che ne impoveriscono la struttura.
Un suolo ricco di humus e di microrganismi permette alle piante di crescere sane, con la necessità di minimi interventi. Al contrario, un terreno impoverito da fertilizzanti chimici, pesticidi, diserbanti è un terreno che ha perso la sua vitalità.
Nico Mariotto e Rosella Giacometti hanno dato vita nei terreni di famiglia, a Sernaglia della Battaglia(TV), alla azienda “LOMBRINICO”. L’azienda produce humus, come risultato dell’allevamento del Lombrico Rosso della California (Eisenia Fetida e Eisenia Andrei), una specie longeva – si dice che possa vivere fino a 15 anni - che trasforma il letame equino proveniente da un maneggio locale in un fertilizzante naturale di alta qualità. I lombrichi svolgono una importantissima funzione rigenerante, filtrano ed elaborano in continuazione il terreno nel quale vivono. Il loro continuo scavare gallerie e rimescolare la terra permette una buona aerazione ed il drenaggio dell’acqua; il risultato della loro attività di digestione del terriccio e dei residui organici che sono presenti ci viene restituito come composto organico, l’humus, ricco di nutrienti.
L’humus è utile non solo come concime organico, stimola l’attività del suolo migliorando la struttura del terreno, contribuisce a mantenere in salute le piante conservando la giusta umidità, non brucia le radici. E’ ideale per la coltivazione dell’orto, delle piante da frutto, dei vigneti, dei giardini ed anche per le piante in vaso ed è una sostanza consentita nella pratica dell’agricoltura biologica. L’humus, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, non emana nessun cattivo odore; al contrario la sensazione tattile è il contatto con un composto vivo, ben aerato, con la giusta porosità.
L'humus assicura il legame tra il minerale e il vegetale. E' una sostanza vivente: esso è il legame, anche più che il legame, qualche cosa di simile alla matrice in cui si elabora la cosa vivente, la placenta che la nutre. (cit. di André Birre, fondatore dell’associazione “Nature & Progrés” in Piero Bevilacqua – “Il Cibo e la Terra” - Donzelli Editore - Roma, 2018).
Rosella è molto entusiasta del lavoro intrapreso. Racconta con enfasi e positività il suo percorso iniziato con la coltivazione dell’orto di casa, la successiva conoscenza delle tecniche di coltivazione biodinamica. Un percorso che si è arricchito anche grazie al confronto e alla condivisione con molte altre persone consapevoli, come lei, che una buona qualità della vita prevede anche cibo sano e nutriente.
La “comunità del cibo”, si realizza anche tramite i Gruppi di Acquisto Solidale “GAS”, una rete di scambio diretta tra produttori locali e gruppi di cittadini. Rosella e Nico condividono una parte dell’humus con i soci del Gruppo di cui fanno parte, con molti riscontri positivi da parte di chi lo utilizza; la terra appare visibilmente rinvigorita, frutta ed ortaggi crescono rigogliosi e produttivi.
Coltivare un orto, consumare frutta e verdura di propria produzione, possibilmente appena raccolta dalla pianta, è un argomento di attualità non solo per una nuova coscienza sulla salubrità e qualità del cibo ma anche perché il contatto con la natura e la vita all’aria aperta rappresentano un valore aggiunto. Mi piace sottolineare il ruolo terapeutico di questa attività che, se da un lato può essere faticosa, dall’altro ci permette di vivere in sintonia ed armonia con il mondo naturale che ci circonda, con la conoscenza dei ritmi della natura, il ciclo delle stagioni, assaporando il piacere della bellezza delle piante accudendole e curando la loro crescita. Un cortile, un piccolo lembo di terra,una aiuola, un terrazzo possono essere trasformati in luoghi verdi animati.
Se vuoi farmi felice un giorno
dammi da mangiare,
ma insegnami a coltivare un orto
se vuoi farmi felice tutta la vita
(Ehrenfried Pfeiffer, Erica Riese –
Manuale di orticoltura biodinamica - Quaderni d’Ontignano –
Libreria Editrice Fiorentina, 1979)
Antonella Pianca
Fotografie di Antonella Pianca e Giovanni Damian ©2019